La Terra è un dono prezioso, affidato ad ognuno di noi, i suoi prati, le sue foreste, gli organismi che la popolano sono parte integrante della nostra vita. AltraTerra ha poco meno di un ettaro di giardino, quando siamo venute a vivere qui, ci siamo subito rese conto che c’era un grande bisogno di rigenerare il suolo, di ripulirlo delle sue brutture, non per via dei rovi, perché abbandonata da alcuni anni era una terra lascia a se stessa e le piante erano cresciute senza controllo, ma perché sotto il primo strato di terreno giacevano materiali di ogni tipo e sporcizia.

Così con rispetto e amore abbiamo cominciato a prenderci cura della nostra terra, l’intenzione era anche riuscire a mettere su un piccolo orto, emblema del nostro desiderio di tornare ad uno stile di vita rurale.

Abbiamo cominciato a poco a poco a creare un’area che potesse ospitare le piccole piantine per il primo orto estivo. La terra era dura, difficile da lavorare ed è stato solo dopo una gran fatica e un duro lavoro che siamo riuscite a realizzare la prima fila di pomodori, con le prime insalate, il prezzemolo, il basilico e qualche altro esemplare di zucchine e melanzane. Di quell’orto poco è sopravvissuto alla calura estiva di questa torrida estate e poco è scampato agli agguati delle nostre curiose cagnolone che più volte riuscendo ad entrare nonostante l’area sia accuratamente recintata si sono divertite a tirare tutto all’aria! Ogni volta con pazienza e amore abbiamo rimesso tutto in piedi e determinate abbiamo fatto altri bancali, di diverse forme e consociazioni, anche come ci suggeriva l’idea di rendere più armonico il nostro orto.

A ottobre preparandoci per la stagione invernale il nostro orto si è evoluto con bancali a forma di spirale e curvilinei, abbiamo così iniziato a sperimentare il metodo sinergico, ricercando in modo semplice e non rigoroso di rispettare il più possibile i cicli naturali. A febbraio, nella fase di luna calante abbiamo impiantato anche le patate e a loro abbiamo dedicato ben 4 file, stavolta pacciamatura con paglia e cartoni, dopo un mese hanno iniziato a germogliare.

Piantare seguendo le fasi lunari più favorevoli, scegliere la posizione delle piante in base alla loro sinergia, utilizzare una pacciamatura naturale (paglia, cenere, compost), sono piccoli accorgimenti che per noi rappresentano delle conquiste,  dei passi, per conoscere questo mondo.

E’ già trascorso un anno e in questo tempo abbiamo potuto osservare un intero ciclo di sviluppo, importante per comprendere i primi rudimenti agricoli. Siamo ancora all’inizio e per ora la sfida è far crescere nel nostro semenzaio le nuove generazioni di piantine per l’orto estivo.

Vediamo il nostro orto come un luogo di bellezza e di ispirazione, un piccolo spazio, sacro, in cui imparare le lezioni e i segreti che la terra può insegnare a chi con umiltà, pazienza e dedizione si prende cura di lei.

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